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La Corte d’Appello: “Non fu Moggi a far retrocedere il Bologna”

Il Fatto quotidiano dà notizia della sentenza che respinge la richiesta di risarcimento dell’ex patron rossoblù Gazzoni Frascara

Non influirono le decisioni arbitrali

“Una sentenza della Corte di Appello civile di Napoli riapre Calciopoli. I giudici hanno negato il risarcimento a Victoria 2000 srl, socio unico del Bologna che retrocesse in B nel 2005 (…) Quella retrocessione – sostengono i giudici – non dipese dalle designazioni arbitrali decise a tavolino da Moggi & C., e quindi dalle frodi sportive finite in prescrizione”.

Lo scrive il Fatto quotidiano a firma Vincenzo Iurillo. È stata così respinta la richiesta di risarcimento dell’ex patron del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara che “non è riuscito a dimostrare che i fischietti falsarono i risultati’.

Per i magistrati

molto probabilmente le partite delle squadre concorrenti nella lotta per la salvezza si sarebbero concluse con gli stessi punteggi. Ed il Bologna avrebbe comunque perso a Torino contro la Juventus, ininfluente il pessimo arbitraggio pro-bianconeri di Tiziano Pieri: il direttore di gara si legge – “non risulta condannato in sede sportiva e fu assolto in sede penale” ed in campo “commise degli errori” però “considerati mere violazioni delle regole del gioco”. Insomma, non ci fu dolo, tanto che Pieri fu rimproverato dai designatori e non fu più nominato arbitro internazionale, quindi “non ricevette alcun premio dall’aver agevolato la Juventus.

Anche se il Bologna fu costretto a giocare a Torino contro la Juventus senza alcuni calciatori vittime delle ammonizioni scientifiche di De Santis durante la precedente partita con la Fiorentina.

Inoltre, secondo i giudici, ai fini della retrocessione del Bologna fu decisiva anche la crisi finanziaria del club.

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