31 Mar 2020

Alcune proposte per difenderci dalle infezioni virali

Scritto da: Annalisa Jannone

Alla luce delle conoscenze in nostro possesso limitare l’aggravamento dell’infezione virale è la strategia più importante per la gestione dell’emergenza sanitaria. Ecco una proposta ragionata su quali rimedi naturali possano fare la differenza se usati tempestivamente.

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Per capire quali fossero le scelte dei medici e dei cittadini che curano e si curano con la medicina naturale o con quelle complementari, mi sono rivolta alla collega farmacista, dott.ssa Marina Conti, titolare di una della Farmacie di Roma, punto di riferimento per la medicina integrata.

virus difesa da infezioni virali
Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

«Oltre alle mascherine e ai disinfettanti ciò che è stato più venduto sono sicuramente quei rimedi naturali che comunemente vengono usati per rafforzare il sistema immunitario

Ma non solo: dai medici già a febbraio sono venute richieste dell’antimalarico idrossiclorochina (solo da pochi giorni oggetto di attenzione delle istituzioni sanitarie), da usare con lo Zinco (un potente antivirale) e in alcuni protocolli francesi con un comune antibiotico, l’azitromicina. Ma fino a poco tempo fa non siamo riusciti a reperirlo nei nostri circuiti distributivi pur essendo un farmaco rodato e non particolarmente complesso da gestire.

Sicuramente le grandi protagoniste della prevenzione naturale sono state la vitamina C e la vitamina D ma anche altri antiossidanti, altre vitamine, Probiotici, Oli Essenziali, Propoli e Funghi Medicinali.» 

Forse perché non c’erano alternative o forse perché si è presa coscienza che lo stato del Sistema Immunitario era un discriminante fondamentale per il decorso dell’infezione fatto sta che in questo periodo le vendite di prodotti naturali, omeopatici, ayurvedici, etc., è nettamente cresciuta. Lo dicono le stesse aziende produttrici. Ma questi prodotti per essere efficaci devono essere di qualità e ben gestiti. Una buona capacità di integrazione non è scontata, gli approcci sono molti ed esiste la possibilità di sbagliare se non ben consigliati.

rimedi naturali difese immunitarie
Foto di Monfocus da Pixabay

Molti giornali, difensori della medicina industriale, si sono affrettati a dire che non c’erano studi sull’efficacia di tali rimedi. La diatriba dura da decenni poiché i prodotti naturali non sono brevettabili quindi entrano con più difficoltà nei circuiti della scienza istituzionale e soprattutto nei potenti mezzi di informazione a loro disposizione. 

In più i rimedi naturali hanno spesso come principio attivo un pool di sostanze oppure intervengono in una miriade di reazioni biochimiche, come le vitamine o gli antiossidanti. Questo consente a tali rimedi naturali un largo spettro d’azione cioè effetti multipli: epigenetici, sulla respirazione cellulare, enzimatici, azione diretta sul sistema immunitario, umorali, antinfiammatori, etc., difficilmente standardizzabili e analizzabili.

Se la cellula respira meglio, comunica meglio con l’intero sistema che quindi può a sua volta meglio contenere lo stress dei tessuti colpiti o le reazioni anomale del Sistema Immunitario. Sappiamo infatti che, in questa epidemia, è proprio la risposta anomala cioè disregolata del sistema immunitario che colpisce i polmoni, non il virus che ne è il fattore inizialmente scatenante.

In più è emerso da un primo studio tedesco che l’infezione virale, subito dopo il contagio, permane nel cavo orale e in gola per alcuni giorni, mentre si replica velocemente, ed è proprio alle prime manifestazioni con secchezza, mal di gola e tosse (oltre che la caratteristica perdita dell’olfatto e del gusto), che bisognerebbe intervenire per diminuire la replicazione virale e impedire così la discesa verso i bronchi o addirittura nei polmoni.

Quindi gestire al meglio l’assetto locale e sistemico nella prevenzione o nelle prime fasi dell’infezione è fondamentale per la gestione dell’epidemia.

Così ecco qualche accenno ai rimedi più venduti con il contributo della dott.ssa Conti:

limone sistema immunitario
Foto di Miriam Zilles da Pixabay

La Vitamina C

Oltre alle proprietà antiossidanti che la fanno essere un forte attivatore dei meccanismi protettivi, riparativi e antiaging, recentissimi studi ne osservano la capacità di contrasto proprio nei polmoni di alcune fasi della risposta anomala citochinica infiammatoria, quella incriminata. 

Per questo in Cina e Corea è entrata nei protocolli ufficiali delle rianimazioni (ad alto dosaggio e per endovena).

Inoltre ampia bibliografia ne riconosce l’attività antivirale poiché stimola la produzione di interferone un potente fattore inattivante dei virus. 

Si trova in commercio in forma di ascorbato di potassio, oppure in forma liposomiale, perché molto più assimilabile. Si distrugge in seguito ad ogni tipo di cottura.

La vitamina C è inclusa nell’elenco dei medicinali essenziali dell’ “Organizzazione Mondiale della Sanità” (OMS), tra i più sicuri ed efficaci necessari al sistema sanitario.

I soggetti a rischio di una carenza della vitamina C sono i forti fumatori e i fumatori passivi o chi vive in ambienti dove l’aria è fortemente inquinata; chi segue diete restrittive, particolarmente povere di frutta e verdura fresche; chi soffre di patologie che riducono l’assorbimento intestinale del nutriente (patologie infiammatorie croniche e autoimmuni dell’intestino, anche silenti); infine i pazienti in stadi avanzati di patologie renali o in dialisi.

Vitamina D

La vitamina D è particolarmente importante per la stimolazione del sistema immunitario, specie per la prevenzione delle infezioni virali e per i suoi effetti antinfiammatori.

napoli sole sistema immunitario
Napoli – Sole e vitamina D

Sempre più studi peer-review ne descrivono la capacità di influenzare la suscettibilità e la severità delle infezioni polmonari acute attraverso meccanismi multipli che coinvolgono sia il sistema immunitario di tipo innato che adattativo. La carenza da Vit.D sembra diffusa su larga parte della popolazione ed è dovuta agli stili di vita come la ridotta esposizione al sole, le sindromi di malassorbimento intestinale e l’impoverimento nei cibi di nutrienti (co-fattori come ad esempio la vit K2). 

Per questo una ricerca dell’Università di Torino propone di “assicurare adeguati livelli di Vitamina D nella popolazione, ma soprattutto nei soggetti già contagiati, nei loro congiunti, nel personale sanitario, negli anziani fragili, negli ospiti delle residenze assistenziali, nelle persone in regime di clausura e in tutti coloro che per vari motivi non si espongono adeguatamente alla luce solare. Inoltre, potrebbe anche essere considerata la somministrazione della forma attiva della Vitamina D, il Calcitriolo, per via endovenosa nei pazienti affetti da COVID- 19 e con funzionalità respiratoria particolarmente compromessa.”

Probiotici  e intestino

Chiedo a Marina Conti come riassumere gli innumerevoli benefici di un intestino ben funzionante: «Tenere a posto l’intestino è la raccomandazione comune a tutte le strategie di prevenzione e anti infiammatorie. Quindi un’alimentazione attenta all’indice glicemico, soprattutto nelle ore serali è molto importante.

Il cibo deve essere nutrimento, quindi fresco, sia cotto che crudo, di stagione, nelle giuste quantità. Se ben masticato, e quindi predigerito, diventa substrato per il nostro microbiota, quindi essenziale per il nostro sistema immunitario.

E proprio per questo è  importante eliminare zuccheri raffinati, dolcificanti, cibi contenente coloranti e conservanti.

 L’eccesso di cibo e di alcolici, insaccati, cibi conservati portano allo sviluppo di un microbiota patogeno con alterazione dell’assorbimento dei nutrienti, gonfiore, alterata permeabilità intestinale e infine infiammazione.

pharmacy sistema immunitario
Foto di Angelo Rosa da Pixabay

Accanto al microbiota intestinale oggi sappiamo che esiste un viroma umano formato dai virus che popolano il nostro organismo in stato di inattività. Ma cosa succede quando veniamo invasi da un patogeno come il corona virus, che rapidamente è in grado di arrivare all’intestino e al polmone innescando una vera tempesta infiammatoria; quali integrazioni ci possono aiutare?

L’introduzione di fibre prebiotiche (come l’inulina, fos, gos) contenuti nella frutta e nella verdura, nutrono i batteri intestinali che producono  acidi grassi a catena corta come il Butirrato di sodio che ha un azione trofica sulla mucosa e antiinfiammatoria. Quindi consumo di frutta e verdura come di integratori contenenti Butirrato di sodio  è molto consigliato.

Integrazione di alcuni ceppi probiotici contenenti bifido batteri e lattobacilli, insieme alla vitamina C, svolgono un azione di modulazione del sistema immune.

Consiglio anche integratori contenenti Amido resistente che non viene metabolizzato nello stomaco ma arriva indigerito nell’intestino, nutre i probiotici e stimola la produzione di Butirrato.»

Glutatatione, Resveratrolo e altri antiossidanti

Il ruolo degli antiossidanti è di fondamentale importanza; sono alla base del corretto equilibrio biochimico cellulare ed extracellulare. Possiamo solo citare il ruolo che hanno nel permettere alle vitamine essenziali di svolgere pienamente il proprio ruolo. In particolare per il Resveratrolo si è dimostrata anche una diretta azione antivirale.

Oli Essenziali

erbe medicinali difese immunitarie
Foto di Silviarita da Pixabay

L’istituto Superiore di Sanità, per rispondere al gravissimo sviluppo dell’antibiotico resistenza, soprattutto in Italia, sta da tempo studiando questi composti come possibili sostituti nelle infezioni: numerosi studi sperimentali hanno dimostrato che un gran numero di oli essenziali, hanno manifestato una spiccata attività antibatterica, antifungina, antivirale, antiparassitaria e antinfiammatoria e immunostimolante.

Gli oli essenziali sono così potenti che sono poco maneggevoli per via orale. Ma il loro uso prevede anche altre vie di utilizzo. Si possono vaporizzare per “sanificare” e umidificare gli ambienti contrastando la secchezza delle mucose e della gola che accompagnano l’infezione del corona virus.

Oppure si possono far penetrare (veicolati da un olio o da una crema) attraverso ad esempio il massaggio delle piante dei piedi. 

Potrebbe essere molto utile anche metterne alcune gocce in uno spruzzino insieme all’acqua e diffonderlo sui vestiti, tappezzeria e in alto nell’aria. Inoltre hanno molte altre piacevoli funzioni poiché il loro aroma (composti aromatici) dal naso arriva diritto al Sistema Nervoso Centrale provocando una azione tonica o calmante a seconda della pianta. 

I più comuni e dalle capacità antivirali sono quello di Timo (alcune varietà più di altre), Alloro (Laurus nobilis), Tea Tree, Limone, Ravintsara (Cinnamonum camphora CT cineolo), Arancio.

La Propoli

La bibliografia sulla Propoli la rende un rimedio tra i più efficaci, anche come antivirale, ma ha anche proprietà: antibiotiche, anti-infiammatorie,antimicotiche, antiossidanti, antivirali, anestetiche, riepitilizzanti, cicatrizzanti, antisettiche, immunostimolanti, vasoprotettive e antitumorali. Si può assumere per via orale o spruzzare in gola. Se usata tempestivamente può dare un contributo importante nelle patologie infettive.

funghi sistema immunitario
Foto da Steve Buissinne da Pixabay

Funghi Medicinali

Sono usati a livello sistemico per rinforzare tutto il sistema autoregolatorio. Mutuati dalla Medicina Tradizionale Cinese, grazie a numerosissimi studi scientifici, soprattutto orientali, (per l’attività antitumorale dei B-glucani che li impiega nei reparti ospedalieri), sappiamo poter dare un forte contributo a diversi livelli. Tra i più consigliati in questo frangente troviamo il Ganoderma lucidum per le proprietà specifiche sul Sistema Respiratorio, calmante sul Sistema Nervoso Centrale, normalizzante del Cuore e sulla capacità globale di ossigenazione dei tessuti. L’Agaricus Blazei Murril, invece di origine amazzonica, sembra il più potente immunomodulante, capace quindi proprio di quella attività regolatrice della riposta immunitaria.

La cultura industriale pur utilizzando per se stessa la farmacia della Natura tende a minimizzare l’importanza della prevenzione e della gestione autonoma della salute. Sviluppare e diffondere queste conoscenze potrebbe essere il primo passo per limitare l’esposizione agli agenti patogeni, l’aggravamento dei sintomi e l’affollamento dei Pronto Soccorsi.

Fonti e Bibliografia

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