16 Lug 2021

La riviera ligure a piedi: rinasce il sentiero verdeazzurro

Scritto da: Valentina D'Amora

Il sentiero verdeazzurro è un itinerario escursionistico all'interno del Parco nazionale delle Cinque Terre, uno dei più caratteristici e affascinanti dell’intera regione. Da poco ne è stato ripristinato un tratto, temporaneamente chiuso: ora non ci sono più scuse per non percorrerlo!

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La Spezia - Conoscete il sentiero verdeazzurro? È un percorso a strapiombo sul mare che collega a mezza costa tutti i borghi della riviera di levante e si affaccia su un paesaggio affascinante, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Ora si può percorrere interamente: da pochi giorni è di nuovo fruibile il tratto Vernazza-Monterosso, chiuso per una serie di opere di manutenzione straordinaria avviate lo scorso dicembre da parte del Parco nazionale delle Cinque Terre.

LA RICOSTRUZIONE

La pavimentazione, dissestata e a tratti mancante, è stata ricostruita, così come i muri a secco di sostegno e i gradini in pietra. Sono state poi sostituite le staccionate usurate e sistemate le canalette in legno per la regimazione delle acque. A seguito di un nuovo movimento franoso che ha causato il crollo di diversi di muretti a secco sia sotto che sopra la sede del sentiero in prossimità dell’imbocco da Vernazza, si sono aggiunti altri interventi. Il peso del terreno saturo d’acqua, insieme alla vegetazione rampicante, avevano contribuito a scalzare la testa del muro sotto la staccionata, provocando il crollo di circa quindici metri di muro.

DA RIOMAGGIORE A PORTOVENERE

Chi vuole apprezzare una dimensione meno turistica, lontana dalla calca dei sentieri più “classici” delle Cinque Terre e dove la costa mostra il suo aspetto più aspro, con versanti rocciosi a picco sul mare, questa è la tratta del sentiero verdeazzurro che fa per voi.

Ho chiesto ai ragazzi di Dodici Impronte di farmi raccontare la loro esperienza lungo questo percorso.

riomaggiore 12 impronte
Riomaggiore

«L’ultima tratta, Riomaggiore-Portovenere, è decisamente quella che preferiamo», raccontano. «Già la prima scalinata che porta al santuario di Monte Nero, tipica della costiera ligure più “ruvida”, ripida e a picco, schiude la meraviglia. Iniziato il tratto di Alta Via poi, ci si imbatte nella minuscola località di Lemmen che, come in altri tratti, porta a domandarsi “Ma come si riescono a tirare fuori da un territorio così impervio ricchezze come l’olio di oliva e lo sciacchetrà?!”. E poi Campiglia: da lì la vista incredibile sulle scogliere del Muzzerone, Palmaria, Tino e Tinetto. Quando poi il panorama si allarga su Portovenere, che dire…wow! Una costa aspra, “selvatica” e selvaggia. Ci piace che sia da conquistarsi a ogni passo, mai scontata. Ogni curva del sentiero è una scoperta».

In dettaglio, la tratta si snoda così: arrivati a Riomaggiore in treno, dalla stazione si imbocca a destra il tunnel che sbuca proprio nel centro del piccolo borgo. Da lì si percorre la strada principale fino all’uscita del paese, da dove parte il sentiero che porta al Santuario di Monte Nero. La salita è di scalini belli ripidi, ma girarsi ogni tanto per rigettare lo sguardo su Riomaggiore, che man mano rimane sempre più sotto di noi, permette di riprendere fiato con vista!

Dopo una piccola pausa ci immettiamo sull’Alta via delle Cinque Terre. Arrivati al nucleo di Lemmen, piccolissima località con una meravigliosa azienda agricola, circondata da distese di vigneti tipicamente a terrazze, si trova anche una minuscola cappella. Da qui riprende la salita per altri 150 metri di dislivello, fino a raggiungere il crinale al Telegrafo, dove si trova anche un punto di ristoro e si incrocia la strada che sale da Biassa. Qui un cartello indica 3 ore per Portovenere.

Siamo a circa metà del percorso: si imbocca ora il sentiero n.1 (il segnavia biancorosso) che percorre un largo stradone nel bosco che raggiunge Campiglia. Superando la chiesa, si entra nella seconda parte del percorso: un lungo sentiero nella macchia mediterranea che degrada progressivamente verso il mare. Il sentiero passa sotto le falesie del Muzzerone, tagliando in costa a picco sul mare, con viste spettacolari sul promontorio e sulle isole della Palmaria, del Tino e del Tinetto.

Si prosegue fino a incontrare l’asfalto, dove si abbandona definitivamente la costa e ci si porta sul versante spezzino. Questo è il tratto esteticamente meno piacevole dell’escursione e qui il percorso risulta piuttosto noioso, nonostante qualche scorcio sul golfo della Spezia.

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Il sentiero verdeazzurro

I segnavia riportano sul sentiero, che scende brusco su Portovenere. La vista si spalanca sull’isola della Palmaria, sul castello Doria e la chiesetta di San Pietro. Sul suo finire, il sentiero verdeazzurro diventa una lunghissima scalinata che accompagna fino al centro del borgo.

Una curiosità su Portovenere: insieme alle Cinque Terre e alle tre isole di Palmaria, Tino e Tinetto, fa parte della World Heritage List dell’Unesco ed è particolarmente conosciuta anche per la grotta di Lord Byron, il noto poeta che pare traesse grande ispirazione da questi luoghi.

Questo sentiero è una straordinaria opportunità, per scoprire una zona della Liguria ricca di fascino.

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